Cana di Galilea: il primo miracolo di Gesù

Testimonianze di pellegrini, risalenti al VI secolo, riferiscono di Cana come meta di migliaia di devoti

Si parla anche di un santuario, edificato dall’imperatore Costantino e da sua madre Elena, per esaltare e glorificare il primo miracolo di Gesù. Le rovine di questa primitiva chiesa furono ritrovate nell’attuale città di Kefer Kenna, pochi chilometri a nord di Nazaret.

I francescani, stabilitisi in quella zona già da diversi secoli, nel 1879 riuscirono a riscattare i resti del santuario di epoca bizantina, e ad avviare i lavori per la costruzione di una piccola chiesa. Durante il Giubileo del 2000 si approfittò per portare a termine degli scavi archeologici iniziati nel 1969 dal francescano padre Loffreda, e che portarono alla luce non solo un’abside contenente un sepolcro, ma anche i ruderi di una sinagoga del III-IV secolo. Nel 1885 fu costruita, ad alcune centinaia di metri di distanza, una cappella in onore di uno dei dodici apostoli di Gesù, San Bartolomeo -Natanaèle- originario di Cana.

Neanche questi recenti lavori archeologici, però, sono riusciti a localizzare con certezza Cana di Galilea, identificata da altre fonti, nella rovine del villagio di Kirbeth Qana, sulla strada di Nazaret. Gli scavi archeologici di Kirbeth Qana, disabitato dal XIII-XIV secolo, hanno fatto riemergere tracce di culto cristiano del periodo bizantino.

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