Quali documenti servono per andare in Israele?

State programmando un bel viaggio in Israele, e vi state domandando quali documenti servano?

Siete nel posto giusto: abbiamo infatti voluto cercare di fare il punto su cosa serva per poter entrare nel Paese e circolare liberamente in tutti i suoi angoli… o quasi.

Andando con ordine, iniziamo con il rammentare che per poter entrare in Israele avete bisogno di un passaporto con validità pari ad almeno sei mesi dalla data di ingresso. Acquisito tale documento di base, potrete liberamente circolare in Israele senza nemmeno la necessità di munirsi di un visto di ingresso, a patto che la permanenza nel Paese sia di tipo turistico, e dunque non sia superiore ai 90 giorni.

Ricordiamo che al momento del vostro ingresso in Israele, le autorità non apporranno alcun timbro di ingresso sul passaporto, ma si limiteranno a darvi un piccolo tagliando con i dati del viaggiatore e i termini del visto: conservatelo bene, perché potrà esservi richiesto di esibire questo genere di documento, soprattutto nel caso in cui vogliate entrare nei territori palestinesi.

In tal proposito, ricordiamo che non è possibile giungere nei territori palestinesi in altro modo, se non quello di transitare attraverso le frontiere controllate da Israele. Le persone che vogliono dunque recarsi in Cisgiordania e a Gaza devono pertanto rispettare quelle che sono le rigide indicazioni stabilite da Israele.

Sempre in riferimento ai territori palestinesi, rammentiamo che per poter soggiornare per un periodo di tempo superiore a 90 giorni, per motivi diversi dal turismo, sarà opportuno munirsi di un visto “Judea e Samaria only”, rilasciato in loco dall’autorità israeliana responsabile per i territori palestinesi, mediante il Ministero palestinese per gli affari civili.

Per evitare sorprese e incomprensioni, è consigliabile, prima della vostra partenza, andare presso l’Ambasciata di Israele a Roma, per verificare se il programma di viaggio possa creare dei problemi al momento dell’ingresso in Israele.

A proposito di suggerimenti, vi consigliamo di arrivare in aeroporto con un bel po’ di anticipo. I controlli di sicurezza possono infatti essere piuttosto lunghi, sia in arrivo che in partenza. È dunque preferibile armarsi di un po’ di pazienza e non stupirsi se i visitatori possono essere coinvolti in delle interviste da parte delle autorità di polizia locali e perquisizioni.

Sempre in riferimento alla sicurezza, evidenziamo come il passaggio da Israele ai territori palestinesi avviene mediante i check point, valichi controllati dalle autorità militari israeliani. I controlli mediante i valichi sono abbastanza rigorosi, soprattutto in direzione di Israele. Per questo motivo è opportuno portare con sé i propri documenti identificativi e il tagliando che sopra abbiamo individuato esser stato consegnato in aeroporto.

Considerato che a volte i valichi possono essere chiusi per motivi di sicurezza, il nostro suggerimento finale è quello di raccomandare di verificare preventivamente l’apertura del valico che si intende attraversare. Per le stesse motivazioni di sicurezza, Israele potrebbe sospendere il transito dei valichi in occasione di alcune festività ebraiche di particolare importanza. Anche in questo caso, è sempre meglio informarsi preventivamente.

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